Porti: Porto di Giannutri
L’isola di Giannutri, a poca distanza dall’isola del Giglio, è la più meridionale dell’Arcipelago Toscano e anche tra le più piccole. Il porto di Giannutri, dove attraccano i traghetti per l’isola del Giglio, si trovano cala Spalmatoio e cala Maestra.
Il porto di Giannutri è collegato a Porto Santo Stefano e Giglio Porto dalle compagnie di navigazione Toremar e Maregiglio, che assicurano partenze regolari sia nel periodo invernale che estivo, con corse dalle ore 8:30 alle 18:00 e per maggiori informazioni puoi consultare la pagina degli orari dei traghetti.
L’acquisto dei biglietti per il porto dell’Isola di Giannutri avviene tramite il nostro comparatore online: compila tutti i campi del form, compara le offerte delle compagnie e procedi con prenotazione e acquisto. I biglietti saranno spenditi via mail (ticket stampabili) oppure verranno inviati direttamente a casa tramite posta ordinaria. Per qualsiasi necessità. chiama il nostro call center +39 0565 960130.
Le compagnie di navigazione attive da Giannutri al Giglio e viceversa sono Toremar e Maregiglio.
Il porto di Giannutri è accessibile solo ed esclusivamente con il traghetto Porto Santo Stefano – Giannutri. Infatti, non esistono strade carrabili, aeroporti o linee ferroviarie.
L’indirizzo del porto di Giannutri è 58019 Isola del Giglio (GR).
Non è possibile imbarcare auto sui traghetti per il porto di Giannutri.
Il porto di Giannutri fa parte dell’unico centro abitato dell’isola, chiamato istituzionalmente Spalmatoio-Ischiaiola, composto da alcune abitazioni, dalla piazza principale e da case sparse in tutto il territorio dell’isola. Qui, è possibile trovare diversi servizi, come bar, ristoranti e case vacanze.
Abitata occasionalmente già durante l’Età del Bronzo, fu durante l’epoca dell’Antica Roma che Giannutri visse il suo momento di massimo splendore: furono, infatti, realizzati il porto e una villa i cui resti, ancora oggi, raccontano di una grande e sfarzosa struttura che doveva essere proprietà della ricca famiglia patrizia degli Enobarbi.
Dopo l’epoca romana, Giannutri restò disabitata per molti secoli (anche perché era, di fatto, indifendibile contro le incursioni di pirati). Questo particolare ha permesso alla sua natura di mantenersi incontaminata.
Nell’Ottocento, quando passò sotto la dominazione dei Francesi in periodo napoleonico, fu costruito il Forte della Scoperta, di cui però non resta alcuna traccia. Nel 1861, entrata l’isola a far parte del Regno d’Italia, su Giannutri fu costruito il faro di punta di Capel Rosso, all’estremità meridionale di Giannutri.