All’ombra delle pinete del Giglio

La pineta dell’isola del Giglio fa parte di un’opera di rimboschimento del territorio, che oggi si caratterizza per una natura selvaggia e rigogliosa. Raggiunge il pieno della sua bellezza in autunno e in primavera, periodi in cui si può godere di suggestive passeggiate di fronte a panorami indescrivibili. Ad oggi si progetta di arricchire l’isola con nuovi boschi di lecci e altre specie autoctone, per favorire lo sviluppo di un ecosistema più vario.

All’ombra delle pinete del Giglio:

• La pineta “artificiale” del Giglio
• La rinaturalizzazione delle pinete

La pineta “artificiale” del Giglio

La pineta dell’isola del Giglio è un’area boschiva che occupa le pendici di Poggio della Pagana, del Faro delle Vaccarecce e di Poggio delle Serre, e abbraccia la località di Giglio Castello. Pini domestici e marittimi di alternano ad alberi di leccio e sughere, autoctone dell’isola.

Questi pini (domestici e marittimi) sono stati impiantati negli anni Cinquanta e Sessanta in un progetto di riforestazione di alcune aree dell’isola, diradate a causa delle attività agricole, del pascolo e degli incendi. I pini dovevano fornire copertura forestale e preparare il terreno all’impianto successivo di nuove piante locali, elementi favoriti dalla capacità di questi alberi di crescere velocemente.

La pineta dell’isola del Giglio offre la possibilità di passeggiate nel verde, di godere di un paesaggio incontaminato e di percorsi ideali per il trekking o la bicicletta. Consigliamo dia approfittare della frescura offerta dalla pineta attorno al Faro, in un itinerario che culmina in un punto panoramico da togliere il fiato.

La rinaturalizzazione delle pinete

Recentemente è stato avviato il progetto di rinaturalizzazione dei boschi dell’isola del Giglio, che sostituirà una parte dei pini a sud di Giglio Castello con vegetazione autoctona. Si intende favorire la crescita di alberi di lecci ed esemplari appartenenti alla macchia mediterranea, già presenti molte aree dell’isola. L’obiettivo dell’intervento è quello di favorire lo sviluppo della biodiversità, la crescita di esemplari robusti e l’arricchimento del sottobosco. Inoltre, diminuendo i residui resinosi prodotti dai pini, si abbasserà il rischio di incendi.

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