Una parte significativa della storia dell’isola del Giglio è legata al suo sottosuolo. Un sottosuolo sfruttato fin dai tempi più antichi per la sua ricchezza mineralogica. E questa antica storia viene custodita e raccontata all’interno del Museo mineralogico dell’isola del Giglio.
L’idea del Museo mineralogico nasce da due appassionati: il professor Alessandro Fei, mineralogista fiorentino, e il dottor Armando Schiaffino, studioso di storia locale. La collezione nasce con un duplice scopo:
Tra i pezzi più preziosi conservati nel Museo mineralogico, ci sono cristalli di galena, cristalli di tormalina nera, cristalli di tetraedrite. Inoltre ci sono foto di località mineralogiche gigliesi ormai scomparse.
Avrete anche la possibilità percorrere degli itinerari che vi mostreranno l’immensa ricchezza mineralogica dell’isola del Giglio. Ce ne sono molti, di diversa lunghezza e difficoltà. Alcuni di questi, come l’itinerario Colonne e mura, si svolgono prevalentemente sul mare. Altri, come Filoni selvaggi, si svolgono invece sulle alture dell’isola e regalano dei panorami indimenticabili.
La sede del Museo mineralogico si trova nella palazzina della Pro Loco dell’isola del Giglio, al piano seminterrato, un tempo adibito a deposito dell’acqua. Per maggiori informazioni (quali sono gli itinerari, come partecipare alle escursioni, orari di visita), potete consultare il sito ufficiale del museo, Leggerelerocce.it.
Fonte immagine: Flickr.com/photos/19803525@N08
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