L’ Ansonica Costa dell’Argentario è uno dei vini DOC toscani caratteristici delle zone di Grosseto. Questo particolare vitigno si trova soltanto in due zone: nell’Isola del Giglio e sul monte Argentario, da una ricca tradizione vinicola. Un’uva delicata, dalla bacca chiara, che porta con sé la freschezza delle correnti marine e produce un vino di altissima qualità e di grande corpo, da accompagnare a piatti leggeri e delicati, tipici del territorio.
L’Ansonica Costa dell’Argentario, un vino unico, fra l’isola del Giglio e il monte Argentario:
La costa grossetana ha una ricchissima tradizione vinicola viva sin dal periodo etrusco. Un territorio che parte dalle sponde peninsulari fino all’Isola del Giglio, con le sue asperità e la natura selvaggia. Queste caratteristiche e la difficoltà di coltivazione non hanno impedito la produzione di un vino aromatico, dai vitigni situati sui terrazzamenti tipici.
L’Ansonica Costa dell’Argentario nasce da uve coltivate in zone collinari, a circa 190 metri sopra il livello del mare, che godono delle fresche brezze marine e di un caldissimo Sole. Proprio l’esposizione completa ad un ambiente ventilato, luminoso e con scarse piogge, tipico proprio dell’isola del Giglio, il contenuto salino di questo vito è piuttosto alto, come lo è la sua gradazione alcolica. Le sue caratteristiche organolettiche dipendono dall’ambiente in cui viene coltivato ma anche dalla particolare cura con cui viene mantenuto e potato.
L’uva che matura nei vitigni Ansonica ha una bacca chiara, di media grandezza e dalla buccia spessa che presenta sfumature verdi. Racchiude un frutto dalla polpa ricca e zuccherina.
Da questi chicchi si produce un vino dal colore paglierino, spesso dorato, dal profumo fruttato e delicato che rivela note di paglia ed erba tagliata. Al gusto è un vino asciutto, che sprigiona tutta la freschezza e la corposità tipica delle uve che si affacciano al mare, accostata ad una morbidezza data dalla grande quantità di zuccheri. Ne risulta un vino ben bilanciato e molto persistente, con una gradazione minima di 11.5 gradi.
Vista la grande personalità di questo vino, è consigliabile accompagnarlo a piatti delicati e soprattutto tipici delle zone costiere della Toscana. Dà il meglio di sé con i piatti di pesce e crostacei o con le tipiche zuppe di verdura. Vista la grande tendenza ad appassire, viene spesso impiegato nelle preparazioni di dolci passiti, ma è ideale da consumare anche come aperitivo.
Durante il vostro viaggio all’Isola del Giglio non perdete l’occasione di assaggiare questo vino straordinario: rivivrete al palato il sapore del mare e del Sole, possibilmente gustando anche piatti tipici della tradizione. La soluzione ideale è prenotare un traghetto da Porto S. Stefano verso il porto dell’isola del Giglio e confrontare tutte le tariffe disponibili per questa tratta attraverso il nostro comparatore di traghetti online.
Photo Credits
Foto di Wojciech Biegun da Wikimedia
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