Il Forte della Scoperta: un’eredità perduta

Non resta quasi nulla del Forte della Scoperta a Giannutri. Fortificazione nata durante il periodo napoleonico e unico progetto difensivo andato a buon fine, fu espugnato dalle forze inglesi e rappresentò uno dei tentativi di colonizzazione e insediamento dopo l’epoca romana. Pochi reperti testimoniano la presenza di questa struttura fra Cala Spalmatoio e Cala Maestra, tra cui il progetto originale dell’ingegnere che fu responsabile della sua costruzione.

 

Il Forte della Scoperta, un’eredità perduta:

 

 

Giannutri: isola selvaggia e solitaria

Giannutri si trova nella parte più meridionale delle isole dell’arcipelago toscano, a sud-est dell’isola del Giglio. Una perla selvaggia e piena di fascino, dalle aspre scogliere e ricca di bellezze naturali in cui si perdono le poche tracce che l’uomo ha lasciato.

La prima colonizzazione romana fu forse uno dei suoi più alti momenti di splendore. La famiglia imperiale romana Domizi Enobarbi edificò una splendida villa a Cala Maestra e un porto a Cala Spalmatoio, ancora oggi visitabili.
Una volta abbandonata, Giannutri fu preda di briganti e pirati che sostavano temporaneamente nelle sue caverne in attesa di condurre le loro scorribande sulla costa toscana. Durante il dominio spagnolo, quando entrò a far parte dello Stato dei Presidi, furono molti i progetti di insediamenti e fortificazioni da realizzare sull’isola. Nessuno, però, vide mai la luce.

 

Forte della Scoperta: il fantasma di pietra

Il Forte della Scoperta fu la prima fortificazione difensiva eretta a Giannutri, fra il 1807 e il 1808. Fu costruito dai francesi collaborazione con il Regno di Etruria (lo Stato costituito da Napoleone Bonaparte al posto del Granducato di Toscana), ad opera dell’ingegnere Giovanni Grazzini.

La struttura venne abbandonata per via dell’attacco della flotta britannica, pochi anni dopo la costruzione. Non ci fu più nessun insediamento difensivo a Giannutri. Solo nel 1861 venne edificato il faro a Punta di Capel Rosso, per segnalare la presenza nell’isola alle imbarcazioni a largo delle sue coste.

Del Forte della Scoperta si sono perdute le tracce, ma sono rimasti alcuni reperti: alcuni resti murari, sulla sommità fra Cala Maestra e Cala dello Spalmatoio, uno dei cannoni e il progetto originale del forte. Proprio grazie a quest’ultimo si è potuto risalire alla struttura architettonica.
Ad oggi si sa che il complesso del Forte della Scoperta era composto da due elementi a pianta quadrata. Il più esterno era a due livelli ed era dotato di una torre d’avvistamento con una garitta circolare destinata a riparare le sentinelle dalle intemperie. L’avancorpo, ossia la parte dell’edificio che sporge più in avanti, aveva un varco d’ingresso che portava ad un piano rialzato, collegato all’esterno da una doppia rampa di scale. Era dotato di un terrazzamento dedicato alle sentinelle.

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Photo Credits
Foto di Federico Del Bene da Wikimedia

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